TAV Pescara-Ceprano.Proposta alternativa


 Si narra; per ricordo degli anziani, di Goriano Sicoli come una Roncobilaccio. Un commercio vivace insieme ad altri paesi della Valle Subequana, di buoni prodotti locali per i viaggiatori che attraversavano allora  i due rami della statale  Tiburtina-ClaudiaValeria, tanto che ancora negli ultimi tempi, si è assistito al ritorno di antichi viaggiatori  ormai di età  avanzata, ancora ad acquistare, dalle Marche, nella unica macelleria resistente, carne e formaggi di montagna magnificandone come erano buoni, ma buoni tanto, in tal periodo  che si fermavano appena dopo la traversata del  valico di Forca Caruso, nelle diverse botteghe o taverne lungo la consolare, come in un Autogrill. Poi repentinamente da un giorno all'altro la fine di un flusso millenario, il silenzio, ridotto ad un modesto traffico solo intercomunale per altro moderno e più veloce itinerario lo stesso giorno aperto dalla A25. 


Anche   Roncobilaccio in un solo giorno ha visto precipitare il volume di affari, ma a favore della nuova variante di valico a quota molto inferiore, dove con il nuovo percorso più basso si risparmiano,(per come anche si trova in internet)  almeno mezz'ora di lavoro da pagare in busta paga per 20.000 autotrenisti, altrettanto 6 litri di gasolio in meno per automezzo ed altro cospicuo risparmio di tempo ed energia per circa altri 100.000 autoveicoli giornalieri, talché il costo sopportato per la costruzione della nuova infrastruttura verrà recuperato in non lungo periodo con i corrispondenti risparmi. 


Allo stesso tempo, abbiamo ascoltato recenti obiurgazioni (comunque televisive)  già dell'On. Daniele Capezzone avverso certa indolenza dei giovani italiani che non vogliono bruciare una enormità di tempo nel viaggiare verso le Università, da Bergamo a Milano o da Civitavecchia a Roma, rievocando il paragone con il diverso sacrifizio dei nonnetti , che erano giovani italiani invece cento anni fa, nei caduti anni dal 1915 al 1918. Non invero percependo l'On. Capezzone che per accelerazione del paragone "dei tempi" , i nativi digitali di oggi possono con tecnologia immediata  confrontarsi in connessione con i coetanei di Shanghai o di Melbourne, e che, per loro più attuale sincera concezione, comprendono, senza paradossi,  più raggiungibili, sino alle loro proteste.


Dalle  orografiche consolari romane, ove le prime autovetture (che le; titubanti a salirci;  contadine di allora sapevano distinguere solo dal colore benché i modelli 600, 850,1100 Fiat etc.) del dopo boom-anni 60,  spesso bollivano il radiatore lungo le nostre pendenze, sbuffavano e si fermavano per la fatica di arrancare la salita, accade oggi invece (per restare nel luogo) che le signorine 18enni di Goriano Sicoli, arditamente, e per la abitudine di esserci sempre passate dalla infanzia nel sedile dietro con mamma e papà,  salgono e scendono la famigerata Costa di Raiano, come un ascensore se, i potenti miglioramenti meccanici ed elettronici con le tecnologie nei motori 16valvole o  common-rail e con impianti frenanti ABS etc. hanno difatti ridotto se non  azzerato ogni  difficoltà  differentemente affrontabile nel percorrere in sicurezza una strada pianeggiante rispetto ad una di montagna, se non per il costo chilometrico. 

La questione della velocità dei trasporti tra i due versanti perciò non riguarda proprio principalmente, il traffico passeggeri: passeggeri i quali, ben si sa, sono contemporaneamente elettori.


 Dove ci ha recato qualche insoddisfazione la SdP di Carlo Toto è, negli anni scorsi, la iniziativa finanziaria di  un nuovo più breve tracciato autostradale in linea  da Bussi a Cerchio, quindi un ulteriore salita in quota sino ad ancora 900 mt.

Una ripetizione pertanto, appena più a sud,  dell'arretrato traforo del Gran Sasso, che costringe a sopportare tempi e costi energetici non concorrenziali  di salita di merci pesanti per milioni di tonnellate dalla costa sino ai mille metri per poter cambiare versante verso, o viceversa, i mercati ed i porti del Tirreno. Mantenendo perseverante in Abruzzi, quindi,  uno schema economico ancora debole  e non ugualmente favorevole ad uno sviluppo paritario con altre economie, con più facilità  di efficienza nello spostamento delle merci,  che invece oppone il muro delle montagne abruzzesi.

Altro successo altro interesse ed altre adesioni di altro ampio livello avrebbe potuto suscitare invece Carlo Toto con la iniziativa  di un tratto ferroviario ed autostradale dalla quota di 350 metri di Anversa degli Abruzzi alla quota di altezza simile di Balsorano. Certamente la distanza dei tunnels è di 28 km più o meno, ma non è fantascienza la realizzazione, se con la buona tecnologia dei macchinari attuali, sono già in funzione nel mondo tunnel stradali di 27 km, e scavati nel durissimo granito del nord Europa quando invece, il calcare dei monti aquilani è notoriamente simile ad un Parmigiano Reggiano , come tra l'altro vediamo per l'impiego nei viadotti. Altresì, esistono già in Italia, opere di "taglio europeo" e cioè tunnels di gran lunga superiori per lunghezza, sia il Brennero che porterà nei porti italiani, notevolmente più, merci europee, ed alla velocità di 250 km/h, oltre poi I Giovi che stanno collegando Genova con Rotterdam sempre via TAV, od anche altri itinerari internazionali che arrivano dalla Francia.

Soltanto una tratta lineare e di bassa quota Pescara-Ceprano, che vada a ricollegarsi alla TAV Roma-Cassino-Napoli, potrà arrecare un miglioramento sostanziale della intera area, ma non chiaramente per gli Abruzzesi che potrebbero viaggiare in meno di un ora da Pescara sia rispettivamente verso Roma o Napoli, (se comunque le ferrovie italiane viaggiano a 200km/h già nel 1939 con l' ETR 212, e non sarebbe granché se nel 2039 andassero a 250 sulla detta ipotetica tratta) ma anche per ricaduta alla apertura di un grande itinerario internazionale che connetta sia il Brennero  che i porti del NordEst con i porti validi di Gaeta Napoli Salerno Gioia Tauro etc. in un percorso alternativo alla linea tirrenica, onde fornire un garantito servizio logistico e di interscambio alle nazioni produttrici di merci sia europee che di altri continenti.

I recenti interventi che abbiamo seguito anche del dott. Aurelio Gambise, circa che: L’opera sul binario della Roma-Pescara non sarà solo ad alta velocità, ma anche ad alta capacità: questo consentirà di attivare, quando sarà, il corridoio merci tra il Tirreno e l’Adriatico, con lo sviluppo delle strutture a supporto previste dalle Zes: dal porto di Ortona, all’interporto di Avezzano, passando per il collegamento con il nucleo industriale di Sulmona, non sono completamente condivisibili, poiché un corridoio merci che salga ad Avezzano o L'Aquila, come per la visione di Carlo Toto di salire a Cerchio, non apporterà assolutamente beneficio alcuno nella ventura  prospettiva di secoli. Il futuro delle economie  forti, dall'inizio della meccanica  si attua con successo in vaste aree pianeggianti, basta considerare che gli italiani del secolo scorso, provenienti dagli Appennini sono andati a morire di lavoro nelle disgrazie di Monongah, Dawson, Marcinelle, dove ampie e sterminate pianure offrivano più possibiltà di progresso.

Pertanto, progettare una TAV oggi per Avezzano o L' Aquila è come riproporre una autovettura con i freni a tamburo ed i carburatori come negli anni sessanta, che seppur bella nella linea presenterà molte carenze e difficoltà.

 Uno studio sui costi benefici in questo senso, per un opera comunque così impegnativa. non è perciò da escludere a priori.






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